Updated on Dicembre 7, 2019
Le meraviglie della Baia
Ieranto non è solo kayaking. Qualche volta ci spostiamo dalla superficie dell’acqua per andare più in profondità e scoprire le meraviglie che normalmente non si vedono da sopra.
Quando facciamo le visite guidate, già sappiamo quello che vogliamo far vedere, dove ci sono le cose più importanti e più belle: è già (quasi) tutto predeterminato. Però… noi vogliamo di più, scoprire di più, far vedere di più, ed è stato per questo motivo che è iniziata la nostra nuova avventura!
Per alcuni giorni, una parte dei nostri volontari è andata sott’acqua per esplorare un’altra parte di Ieranto. Dotati di maschera, snorkel, pinne e una camera fotografica ci siamo messi a studiare quello che di bello la baia ci offre e cui di solito non facciamo attenzione. Sono stati 4 giorni di lavoro molto intenso, più le ore extra durante l’estate, in totale di più di 12 ore, fatte solo in una piccola parte della baia. È stata una esplorazione intensiva, andando ad osservare tutti i piccoli buchi che abbiamo potuto trovare, cercando dalla più piccola alla più grande creatura e trovando le cose più sorprendenti che adesso vogliamo condividere.
Ma prima di questo, vi dobbiamo raccontare la nostra giornata più bella. Era il giorno 29 di Ottobre e le condizioni metereologiche erano buonissime. Visto che il lavoro estivo a Ieranto era finito, era più facile arrivare nella baia con il kayak. Dopo di 1 ora di kayak, ci siamo trovati davanti un paesaggio naturale bellissimo con un mare piatto e blu smeraldo, senza barche, senza persone, occupato soltanto dalla natura – tutti i gabbiane erano al mare, godendosi questo posto tranquillo.
Era ora di entrare in quest’acqua fredda e qui è successo tutto! Probabilmente dato che il mare era veramente molto calmo, abbiamo potuto vedere alcune creature che di solito non si vedono, ed ogni volta che guardavamo al lato ne scoprivamo un’altra. Inoltre le abbiamo viste in un posto in cui chiunque avrebbe potuto vederle…Ma dov’erano durante l’estate? Parliamo di piccoli gasteropodi, che molte persone pensano siano nudibranchi.
Questa scoperta ci ha emozionati e ci ha mantenuti caldi, e alla fine siamo rimasti in acqua a osservare e cercare per 3:30h.
Anche senza batteria nella camera, abbiamo continuato a trovare organismi meravigliosi, per la prima volta, cosa che ci ha fatto decidere di tornare l’indomani. Siamo tornati il giorno dopo, e sì, abbiamo trovato le creature che ci aspettavamo trovare, negli stessi posti, come questo piccolo granchio:
Con questo lavoro ed insieme con altri lavori fatte negli anni scorsi, abbiamo potuto identificare più di 200 specie (algae, invertebrati e pesci) da quali quasi 10 stano segnalati come in pericolo di estinzione. Presto condivideremo più e più precise informazioni su ognuna di queste specie. Speriamo che l’anno prossimo vi possiamo far vedere queste creature meravigliose con le nostre visite guidate.
Adesso possiamo farvi vedere qualcosa in più del solito, ma dobbiamo continuare a cercare in altri posti.