Aree Protette in Portogallo
Il Portogallo è un paese con una ricchezza molto grande quando parliamo della conservazione marina. Il territorio che abbiamo è enorme quando ci diamo reso conto dello piccolo pezzo di terra che siamo.
Serve questo articolo per dare una visione su 2 esempi di aree marine protette in Portogallo e come funzionano. In Portogallo ci sono alcune AMP con diversi tipi di gestione e manutenzione dipendendo delle necessità degli animali e delle persone, dal nord fino al sud, passando per le isole. La Direção Geral de Recursos Marinhos (DGRM) e OSPAR sono le responsabili per la creazione delle aree marine protette e quindi importante in tutto il processo coinvolto. Parlerò su Avencas e Azzorre (Açores).
- AMP di Avencas
- Passaporto dell’AMP di Avencas
- Data di creazione: 2016
- Manutenzione: Comune di Cascais, Lisboa
- Linea di batimetria: 5 metri
- Area totale: 1500 metri quadrati
Prima di essere un’AMP questa zona era una Zona di interesse biofisico di Avencas (ZIBA), cioè dal 1998 fino al 2016. Questa alterazione è stata realizzata dalle entità della Camera di Cascais. È la prima area con una gestione locale diversa (comunale).. Normalmente questo lavoro è fatto per l’ICNF (Istituto per la Conservazione della Natura e delle Foreste) (Ferreira et al., 2017).
La conservazione e il monitoraggio vengono fatti durante tutto l’anno e non solo in alcuni periodi di tempo. Purtroppo i risultati non sono molto buoni, perché si sa che alcune specie vedono la loro presenza diminuire ogni volta di più.
Fattori che possono creare questi problemi:
- L’AMP è troppo piccola;
- Non c’è molto soldi per fare la gestione.
Specie che possiamo trovare nell’AMP
È difficile, secondo un ricercatore di quest’AMP, di capire come variano le specie, però si è registrato un aumento mai osservato di Dicentharcus punctatus accompagnato da una forte riduzione di Diplodus sargus e Atherina presbyter. Questo può succedere perché con il primo pesce, si tratta di una specie carnivora. Un’informazione di questo tipo è molto importante quando proviamo di capire l’intercambio e la biodiversità in una zona così piccola.
Si possono trovare specie invasive da qualsiasi parte. È diventato un problema che capita qualche volta nell’AMP ovunque. Là ci sta l’alga rossa e alcuni briozoi.
Restrizioni nell’AMP:
- Non è consentita la cattura dei molluschi;
- Neanche attività di acquacoltura;
- Neanche sport acquatici a motore;
- È consentita la pesca ricreativa (polpi e alcune specie di granchi) e la pesca subacquea in alcune zone.
È molto difficile per quest’AMP di fornire la conservazione di cui quest’area ha bisogno, a causa dell’autorizzazione di molte attività e la partecipazione di parecchie fattori esterni.
Comunicazione ed attività per sensibilizzare il pubblico: Kidsdive è un progetto fatto per i giovani in nel modo che loro scoprano la natura e la vita sott’acqua. Informare i più piccoli è un approccio indispensabile che trasmette la conoscenza ai più grandi.
- Le AMP delle Azzorre
Le Aree Marine Protette (AMP) sono state sviluppate in tutto il mondo per fermare il degrado degli ecosistemi. Le prime AMP istituite negli anni 80, con alcune nazioni pioniere come gli Stati Uniti, l’Australia e le isole Azzorre in Portogallo. Nello stesso decennio, c’è stata una maggiore preoccupazione e aumento della consapevolezza ambientale per gli ecosistemi marini e le minacce che devono affrontare, insieme al fatto che i metodi tradizionali di gestione della pesca hanno consentito lo sfruttamento eccessivo e il collasso delle risorse ittiche.
Con l’aumento della creazione delle AMP e il proseguimento della piena efficacia negli obiettivi ecologici, la scienza delle AMP ha acquisito slancio negli anni 90.
L’arcipelago delle Azzorre è il gruppo di isole più isolato del Atlantico Nord. L’attuale AMP copre circa 110 000 Km² di habitat costieri, montagne sottomarine, camini idrotermali e dorsali oceaniche, all’interno e all’esterno della Zona Economica Esclusiva.
L’articolo ripercorre l’istituzione delle AMP delle Azzorre, tenendo conto del contesto socio-economico e socio-politico, in particolare in termini di utilizzo delle risorse marine, ricerca sulla conservazione e il contesto gestionale. Quest’ultimo è complesso perché l’arcipelago è una regione autonoma del Portogallo che fa parte dell’Unione Europea. Di conseguenza, il governo regionale delle Azzorre è responsabile per prendere decisioni e creare una legislazione ambientale, ma che siano in linea con le politiche e gli accordi nazionali, europei e internazionali.
Tra 2007 e 2009 l’UNESCO ha approvato e riconosciuto le isole Corvo, Flores e Graciosa e l’ambiente marino intorno come Riserve della Biosfera
Tra 2006 e 2001 l’OSPAR includeva nella sua rete 11 AMP delle Azzorre: 7 in acque nazionali e 4 fuori della giurisdizione nazionale. 8 di queste AMP OSPAR comprendevano la protezione del suolo marino e sottomarino di due aree costiere, 3 montagne sottomarine e 2 campi di camini idrotermali nella ZEE; e un campo idrotermale situato fuori della ZEE, che è stata la prima AMP offshore nazionale proposta e accettata dall’OSPAR.
Per stabilire le AMP hanno usato 2 forme diverse. La prima è il SWOT che significa (Strengths [Forze], Weaknesses [Debolezze], Opportunities [Opportunità] and Threats [Minacce]). La seconda è PESTEL (Political-administrative [Politico-amministrativo], Economic [Economico], Social [Sociale], Technology-research [Tecnologia-ricerca], Legal [Legale] and Environmental [Ambientale]).
Misure per la conservazione:
- Attività per un controllo del fondale acquatico;
- Esclusione di alcune forme di pesca;
- La ripresentazione da proteggere delle isole piccole è più intensa.
Secondo le regole una protezione di 1.12% come quella che rappresenta le AMP delle Azzorre (2014) non è sufficiente. Dovrebbe avere una protezione di 10% delle acque marine e costiere. Quando una area è troppo piccola la conservazione non si fa bene ed è neanche facile per la manutenzione e per sensibilizzare. I fattori economici hanno una influenza grande negli impatti, ad esempio abbiamo la pesca, il turismo e il trasporto marino.
Specie che possiamo trovare nelle AMP delle Azzorre
Per finire ci sono stati molti progressi negli ultimi anni. L’aiuto dell’Università delle Azzorre è stato un fattore importante. Le attività in corso sono:
- Controllo del percorso degli animali;
- Robot subacquei;
- Conservazione di organismi di acque profonde in laboratorio.
— Presentazione fatta da Pedro