Monitoraggio delle tartarughe marine in Cilento raccontato da uno di noi

Uno dei topici più importante, tra un miliardo di cose che facciamo, è forse il lavoro in Cilento con le tartarughe. Questo lavoro ci dà un sacco di “attrezzi” da portare a qualsiasi attività in cui ci impegniamo durante l’estate e avanti.

Cilento si trova al sud di Napoli, però sempre nella regione di Campania. Questo coinvolgimento con la natura viene dal 2016 con la creazione del Centro Recupero delle Tartarughe Marine in Massa Lubrense, oppure se non vogliamo considerare il centro possiamo dire che negli anni precedenti perché c’era lavoro che veniva fatto. Prima di questo tutto, i biologi avevano trovato il primo nido di tartaruga marina in Campania nel 2002. Perciò il bisogno di lavorarci su questo tema urgente.

I volontari del progetto M.A.R.E. vanno al meno due volte a questa regione per:

Primo: trovare le tracce lasciate dalle tartarughe.

Secondo: monitorare i nidi che avevamo trovato.

Nella prima andata a Cilento ci trovavamo al Campeggio Le Saline a pochi metri della spiaggia di Palinuro. Ogni mattina ci svegliavamo più o meno alle 4:30 per iniziare alle 5. La Stazione Zoologica di Napoli (SZN) ha scelto Palinuro, Porto Palinuro, Calanca, Capo Grosso, Mingardo, Ficocella, Bau Bau, Camerota e Lentiscelle per cercare le tracce. Materiale come capello, vestiti confortabile, scarpe comode, crema solare e soprattutto l’acqua erano cose che non potevamo dimenticare. La passeggiata per così dire era fatta fino alle 8 massimo. Lo facevamo in coppie e non ci siamo allontanati troppo, perché la meglia forma di trovare le tracce è tra la linea d’acqua e 5 metri più avanti. L’obiettivo era camminare vicini tra di noi e essere il più attenti possibile. Abbiamo avuto un protocollo venuto da Caretta in Vista con gli informazione importante a seguire (regole, foto con le rappresentazioni delle tracce, indicazioni e altre cose). Per chi non conosceva questo tema potesse essere una forma d’aiuto prima di venire come volontario proprio, che già appartiene a un’altra associazione.

Nido & tracce su una delle spiagge monitorate

Come Project M.A.R.E. ce ne andiamo due persone alla volta, al meno in quest’anno e poi troviamo persone che vengono d’altri punti d’Italia. È un processo molto buono e vi raccomando a raggiungerci quando volete. Possiamo spiegarvi cose facciamo e principalmente parlare sulle tartarughe perché c’è tanto da conoscere ed imparare. Dopo la giornata di lavoro dormiamo per non diventare zombie in un paio di giorni. Per chi ama campeggiare vicino alla spiaggia è un’ottima opportunità per sfruttare di questo tipo di mix tra natura e scambio culturale.

Dopo il lavoro, era normale tornare alla tenda per dormire un po’ e solo dopo pensare in pranzare. Poi nel pomeriggio non avevamo qualche tipo d’impegno, quindi andavamo spesso a fare un bagno oppure una passeggiata per la città. L’aperitivo in Cilento ha un gusto diverso e non conoscevo questa tradizione – penso poter chiamarla così – perciò mi ha lasciato sorpreso.

Questo è più o meno come funziona una giornata nella prima fase di lavoro. Siamo andati un’altra volta alcune settimane dopo e durante quel tempo, il lavoro, per me, è stato lo stesso per alcuni giorni e ho aggiunto un incarico che racconto subito.

È, infatti, diventata la parte più gratificante e dove ho fatto più progressi al livello personale e anche scientifico. Creare un controllo intorno ai nidi è la forma come lavoriamo lì. Come gli abbiamo trovato prima è facile riconoscerli dopo. In piccoli gruppi, ci siamo messi in ordine d’orario di lavoro e ci sta sempre al meno una persona che è vicina al nido e diamo l’informazione di cui hanno bisogno per capire il ciclo riproduttivo di una tartaruga. Si formano molte volte una relazione, anche se è per poco tempo, con le persone che vengono a trovarci. Ho conosciuto alcune famiglie nonché ragazzi giovani e con la stessa età che ho. Ci hanno portato cibo, caffè, cose da mangiare per fare colazione e birre. Finora mantengo una relazione d’amicizia tra di noi a distanza. I ragazzi con chi ho lavorato ogni giorno a Camerota (nido che controllavo) mi hanno lasciato una traccia nel cuore che porterò per il resto della mia vita. Momenti fantastici. Le giornate a sorridere, a fare tuffi, mangiare, bere, passeggiare, insegnare e dormire poco sono stati delle cose che ci hanno uniti come gruppo.

Le tartarughe piccole si trovano sotto sabbia, più o meno tra 30 e 50 cm e non si sa quanti ci sono. Si pensa e si sa che sono circa di un centinaio. Vederli a salire ed uscire della sabbia mi ha lasciato senza parole e con gli occhi aperti.

Tartarughine di Caretta caretta

Questo è un breve riassunto delle giornate e attività che succedono, però possibile trovare più informazione su Instagram e Facebook. Parlare e scrivere a proposito delle tartarughe vorrebbe una tesi molto lunga e bella. Fortunato sarà la persona che lo farà.

  • Alcune curiosità su le tartarughe

Nel mondo abbiamo 7 specie di tartarughe marine di cui 3 si trovano nel Mare Mediterraneo. La Chelonia mydas (tartaruga verde) la Dermochelys coriacea (tartaruga liuto) e la Caretta caretta che già conosciamo.

Loro sono considerati poichilothermiche, cioè, le loro vita dipende della temperatura del ambiente circondante, nonché il loro sesso. De una forma semplice, nelle uova, si sa che col caldo diventano femmine e col freddo diventano maschi. La maturità arriva più o meno alle 20 anni d’età e il tempo d’incubazione dura circa di 2 mese.

Nella parte ovest del mediterraneo ci sono aree marine protette con una tutela dedicata alle tartarughe. Come se può vedere nell’immagine giù ci sono più movimento delle tartarughe ad est del bacino.

Fonte (DOI): 10.3897/natureconservation.10.4890

Con il riscaldamento climatico la ricerca che viene fatta e che continua a essere fatta ci fa vedere un cambiamento nel comportamento e in particolare nella nidificazione. Iniziano a nidificare ad ovest del Mediterraneo ogni volta di più.

La mappa giù rappresenta il numero di nidi per 15 km, la dimensione del simbolo aumenta in proporzione al numero, e i punti verde indicano nidi prima del 2020.

"Nidi di Caretta caretta nel bacino ovest del Mediterraneo (1990-2020) / Fonte (DOI): 10.1016/j.gecco.2022.e02194

— Pedro Ribeiro