Una fine di settimana tra le tartarughe

Settembre è stato il mese del nido delle tartarughe e il Progetto M.A.R.E. era pronto a collaborare con il monitoraggio del nido delle tartarughe marine (caretta caretta – loggerhead). Durante tutto il mese di settembre abbiamo lavorato in 4 nidi: all’inizio del mese ce n’era uno ad Aseca e alla fine del mese c’erano due ad Ascea e uno a San Mauro. In questo post parleremo degli ultimi 3 nidi, fatto per la nostra tirocinante americana Clare Srenshaw.

Ha una distribuzione globale, in tutto l’oceano Atlantico, il Pacifico e gli indiani e il Mar Mediterraneo. La dimensione media è di 90 cm, carapace lungo, 135 kg. Avevano una pelle giallo-marrone e un carapace bruno-rossastro. Dieta onnivora, principalmente invertebrati bentonici.

I nostri campeggi!

Parliamo dei cuccioli!

La misura è di circa 4,6 cm e 20 g. La gamma di temperature di incubazione è compresa tra 26 e 32 ° C e il sesso dipende anche dalla temperatura.
28ºC -> maschi
30ºC -> miscela uguale
32ºC -> femmine

L’incubazione in circa 80 giorni. I ricercatori usano il diagramma (vedi foto seguente) per determinare a quale stadio di sviluppo si trovano gli embrioni non tratteggiati.

Diagramma degli stadi

Durante la schiusa i ricercatori hanno registrato il numero di uova (schiuse e non). Col tampone hanno testato la presenza di funghi e altri parassiti sulle uova non schiuse, e con la luce hanno verificato la presenza/assenza di embrioni. Inoltre sono stati misurati i piccoli e sono state contate le placche sul carapace.

Ascea Nido 1

  • 73 uova covate
    • 64 invisibili, trovati 7 vivi e 2 morti quando fu aperto il nido
      • I 7 erano sottili, deboli e di forma anomala
  • 12 uova non schiuse / sviluppate
    • Alcuni nella fase 26-27
    • Molti difficilmente sviluppati, forse in una fase minore a 11

Ascea Nido 2

  • 59 uova covate totali
    • 55 invisibili, 1 mercoledì sera, ne sono stati trovati 3 vivi all’apertura del nido
  • 15 uova non schiuse / sviluppate
    • 1 pipping
    • ~ metà sviluppata per la fase 26-27
    • ~ metà non sviluppata

Nido di San Mauro

  • 0 uova schiuse
  • 66 uova non schiuse / sviluppate
    • 5 pipping
    • 35 nella fase 30
    • 1 stadio 29
    • 25 nella fase minore 11
Aprendo il nido

Che cosa non ha funzionato?

  • Nidi di Ascea
    • A causa delle fluttuazioni di temperatura che hanno portato alla data prevista di tratteggio, potrebbero essere schiusi in anticipo.
    • O il sensore utilizzato per eseguire le misurazioni utilizzate per determinare la data di tratteggio potrebbe essere stato calibrato in modo errato.
    • 17 sfigurati sono stati probabilmente intrappolati nel nido dal momento in cui gli altri si sono schiusi, potenzialmente schiacciati dagli altri o dal peso della sabbia.
  • San Mauro
    • Lunedì aveva piovuto moltissimo, causando la fuga dalla città per precipitare sul nido di San Mauro.
    • In caso contrario, le uova si sarebbero schiuse entro l’intervallo previsto.
Domenico Sgambati
Clare Srenshaw (me!)

Campo Boe 2019

Durante questa estate 2019, oltre al nostro progetto di protezione “la Baia al fondo del sentiero” che svolgiamo nella baia di Ieranto, il progetto MARE anche ha partecipato attivamente alla protezione di gran parte dell’area B da Mitigliano a Le Mortelle.

Come voi già sapete il parco marino è diviso in tre zone di protezione. Il territorio di un’Area Marina Protetta presenta una suddivisione in aree con diversi gradi di tutela denominate ZONA A, ZONA B e ZONA C. L’intento è quello di assicurare sia la protezione integrale della natura (ZONA A) sia la corretta gestione del territorio per la fruizione turistica ecocompatibile (ZONA B) e per il mantenimento e lo sviluppo delle realtà economiche locali (ZONA C), coniugando la conservazione dei valori ambientali con l’uso sostenibile dell’ambiente marino.

Nella zona gialla si trova un posto chiamato “le Mortelle” dove le persone tendono a dimenticare le regole stabilite dal parco marino, e il nostro compito è stato ovviamente quello di ricordare l’importanza di questa zona, che è più protetta delle zone verdi.

Per questo cinque anni fa il Parco Marino di Punta Campanella ha istituito il “Campo BOE” per incoraggiare le persone a scoprire questo bellissimo ambiente marino senza causare danni eccessivi.

Il “Campo BOE” è un’area delimitata in cui ci sono 35 boe disponibili per i marittimi. Nel campo le barche più piccole vengono ormeggiate vicino alla costa mentre quelle più grandi si trovano verso il mare aperto.

Il campo ormeggio è stato installato con l’obiettivo di proteggere una pianta  molto importante per l’ecosistema marino che si chiama Posidonia oceanica.

Questa pianta ha crescita lenta, produce ossigeno e cibo per le altre specie, e previene l’erosione costiera: l’obiettivo del campo boe è evitare l’ancoraggio che è distruttivo per la pianta.

Il campo boe è diviso da tre linee in base alla lunghezza della barca:
La prima fila dalla boa 1 alla boa 11 per le barche fino a 10 metri.  
La seconda fila dalla boa 12 alla boa 29 per le barche da 10 a 20 metri.
La terza fila dalla boa 30 alla boa 35 per le barche superiore da 20 metri.

I dati raccolti a giugno, Luglio,Agosto:
Abbiamo avuto 1354 barche fino a 10 m, 373 barche tra 10-20m, 8 barche più larghe di 20 m e 3 barche durante la notte.

Qual era il nostro ruolo? Cosa abbiamo fatto nella pratica? Eravamo lì per spiegare come funziona questo campo ormeggio.

Quando si avvicinava una barca iniziavamo presentando il parco e il campo. “Ciao, ti trovi in un’area marina protetta, quindi in questo parco pubblico vengono installate boe dal Ministero dell’Ambiente”. Poi spiegavamo perché queste boe sono lì, richiamando le regole delle zone B: “Qui abbiamo le boe per evitare che le barche si ancorino, perché vogliamo proteggere una pianta acquatica: la Posidonia. Naturalmente è proibito pescare in questa zona senza autorizzazione. Godetevi il ricco ambiente che si trova in questa zona”.

Concludevamo dicendo il prezzo di noleggio della boa per l’intera giornata, questo prezzo varia a seconda della lunghezza delle barche. Il soldi che raccogliamo ci permette di mantenere le boe. Il sistema di installazione è americano “Manta ray” che non distrugge la Posidonia e ogni boa costa 200.000 euro. E aggiungiamo che oltre le boe più a ovest si trova  la zona verde dove l’ancora è libera.

Questo progetto ci ha permesso di lavorare con altre persone nel parco marino, di avere esperienza su una barca, di saper fare nodi che sembrano complicati. All’inizio è stato difficile per noi perché c’erano molte cose da assimilare ed era facile sbagliare (e fare arrabbiare i nostri maestri, ma con il tempo abbiamo migliorato su due punti: l’autonomia in questo lavoro e il napoletano, naturalmente.

Un Mare per Esplorare 2019

This is the end, my only friend, the end. Sabato scorso, 7 settembre, è stata la chiusura di A Sea To Explore. Dopo più di un mese, 8 attività e 5 impatti, siamo così contenti del nostro risultato, delle conoscenze che abbiamo trasmesso ai bambini e del divertimento che abbiamo avuto insieme. Quindi, ovviamente, questo duro lavoro merita un post di sintesi. Speriamo che vi piace! 

GIORNO 1: FESTA DI INAUGURAZIONE:
Quello era il giorno di conoscerci! Ci siamo tutti presentati con i nostri nomi e il nostro animale marino preferito …. Ovviamente, il cavalluccio marino, la tartaruga e il delfino sono gli animali di maggior successo tra i bambini. Abbiamo giocato a caccia al tesoro, abbiamo colorato il terreno e bellissimi disegni di animali marini e alghe e, naturalmente, abbiamo mangiato! Piatti deliziosi preparati dai nostri volontari dei loro paesi e pizza.

GIORNO 2: SPECIE INVASIVE
In questo giorno abbiamo parlato delle specie invasive nel Mediterraneo e del pericolo che potrebbero causare a quelle locali. Attraverso diversi giochi attivi e divertenti, abbiamo mostrato ai bambini come queste specie nocive sono più resistenti e in grado di attingere alle risorse della specie naturale e abbiamo presentato loro diversi scenari in cui la specie invasiva può essere introdotta nel nostro habitat.

GIORNO 3: ESCURSIONE A IERANTO
La giornata cominciava a Nerano, tutti insieme abbiamo fatto il sentiero che porta a la bella Ieranto. Tuffi dalla piataforma, nuotare, ridere e imparare, sono le parole che fanno il sommario di questa giornata nella quale i nostri bimbi hanno fatto Kayak, Snorkeling (stelle marine – posidonia – alghe – tanti pesci …. , bellissimo!!!!). Ci hanno piaciuto vedere tutti i bimbi nuotando come un proprio pesce e anche 5 anni nel Kayak con i suoi genitori.

GIORNO 4: DISTRUZIONE DELL’HABITAT
Era il momento di fare una casa, la nostra casa… il nostro habitat! Tutti nostri bimbi hanno diventato diversi organismi con i suoi habitat (sabbia, roccia, colona di acqua…), così abbiamo parlato della distruzione dell’habitat che tanti soffrono per colpa delle attività dell’uomo.

GIORNO 5: TIPI DI PESCA
Pulizia della spiaggia, parlare con un pescatore della pesca tradizionale … e giocare a fantastici giochi sui diversi tipi di pesca (tradizionale, industriale e sportiva). Ci siamo divertiti così tanto a catturare e suonare. Finitura con kayak notturno ed escursione di snorkeling.

GIORNO 6: CARATTERISTICHE DEI PESCI E SOVRAPESCA
Una bellissima giornata nella spiaggia di Nerano. L’acqua e le assi stavano aspettando che disegnassero sott’acqua, ma prima abbiamo studiato un po ‘le caratteristiche principali del pesce. I nostri bambini ci hanno lasciato senza parole, con i loro disegni sott’acqua e sono diventati un vero pescatore e hanno potuto vedere le conseguenze della pesca eccessiva.

GIORNO 7: CAMBIAMENTO CLIMATICO E RIFIUTI MARINI
Comprensione del cambiamento climatico, delle cause e delle conseguenze. Abbiamo aperto il nostro ristorante “Rifiuti di mare” ai nostri bimbi, in modo che potessero “mangiare” deliziosi pezzi di plastica, lattine, reti, carta…. che abbiamo trovato tra il vero cibo del mare.

GIORNO 8: FESTA FINALE
Giocando con sabbia! Oggi abbiamo preparato il nostro design marino con la sabbia e ci siamo divertiti così tanto! Inoltre abbiamo potuto vedere la composizione della sabbia con microscopi.

Grazie mile a tutti che hanno partecipato!

La mia prima settimana in Sorrento

L’arrivo al Sant’Anna Institute mi ha offerto il più bel panorama che io potessi chiedere. Dopo tante ore di viaggio e aeroporti, è stato bellissimo. Sono trascorsi 9 giorni dal nostro arrivo, e io ancora non posso credere di esser qui in Italia. Per me è un piccolo sogno che diventa realtà. Ogni cosa qui è carina proprio come mi ero immaginata; il panorama, il cibo, le persone. Ogni persona che io ho potuto incontrare e conoscere al San’tAnna o in giro per Sorrento è stata molto gentile e accogliente con me. Anche se la scuola è molto piccola, se comparata con quello che abbiamo negli States, ognuno di noi si trova benissimo qui, e spesso siamo insieme in gruppo. La più grande fortuna che ho avuto finora è la mia compagna di camera: durante il viaggio ero molto nervosa pensando alla ultima esperienza negativa. Al contrario qui ho degli amici straordinari che fanno la vita qui molto piacevole.

Durante i primi giorni ovviamente tutto era diverso dagli Stati Uniti. Non ci sono grandi negozi come Walmart o Target, ma piccoli negozietti distribuiti in tutta la città. Sono piccoli e carini e hanno tutto quello di cui c’è bisogno, in generale. Ma alcune volte devo visitare più di un negozio per trovare quello che mi serve. Rispetto al trasporto pubblico, prima ero abituata solo all’autobus della scuola, al treno per raggiungere Washington DC e alla Metro di New York. Me quello che ho notato di più, che mi stressa molto, sono le strade e il modo di guidare. In Italia le strade sono molto più piccole degli States, spesso sembra che siano della dimensione che difficilmente permette a 2 auto di passare nello stesso momento. Quasi tutti hanno scooter e motociclette, ed è strano non aver ancora assistito ad un incidente, nonostante lo stile di guida sembra essere abbastanza pericoloso.

Ho iniziato un lavoro di tirocinio presso la Baia di Ieranto, ad un’ora di distanza dal Sant’Anna. Vado fin lì in autobus, eppoi devo camminare per 30-45 minuti su un sentiero di montagna per raggiungere la baia. Non penso che potrò mai più in vita mia fare un tirocinio in posto più bello della Baia di Ieranto. L’acqua è così limpida che posso vedere il fondale sotto i miei piedi. Durante la prima giornata abbiamo camminato, fatto pulizia della spiaggia, girato in kayak nella Baia, e fatto snorkeling nelle grotte semisommerse. E’ stato molto ma molto di più di qualsiasi cosa io abbia immaginato come primo giorno di tirocinio, se comparato con le passate esperienze che erano solo in ufficio per molte ore. Siamo stati anche molto fortunati noi del tirocinio presso l’AMP Punta Campanella, è molto più eccitante e coinvolgente. Vedere il lavoro che i volontari fanno per l’AMP Punta Campanella da molta motivazione. Informano le persone sull’importanza degli oceani e dell’impatto sulle nostre vite. Questa info è di vitale importanza perché le persone non sono ben a conoscenza di quanto l’ambiente naturale e quello marino sia collegato alla nostra vita. Il progetto prevede anche attività con bambini nelle scuole, per parlare di Mar Mediterraneo e della Baia di Ieranto. Se la conoscenza viene trasferita in tenera età, probabilmente può ispirare i bimbi a seguire comportamenti più rispetto dosi della natura. Personalmente io sono stata educata alla bellezza e all’importanza degli oceani sin da piccola, e da quando ho 6 anni ho un costante desiderio di lavorare sull’ambiente marino. E finalmente eccomi qui!

Ho grandi aspettative per questo tirocinio, perché mi piace imparare sul campo, e mi sento adatta a questa esperienza che mi mette in direttamente in contatto con il lavoro. La scuola da dove provengo prevede molto lavoro di laboratorio e molte poche escursioni sul campo. E io non sarei in grado di andare da nessuna parte con tale livello di biodiversità a casa mia.

Una cosa bellissima e divertente per me è la possibilità di stare a contatto con volontari che vengono da tutt’Europa, e anche dagli Stati Uniti. Non ho mai viaggiato fuori dagli stati uniti finora e incontrare queste persone che vengono da diverse parti del mondo per me è molto interessante. Non vedo l’ora di vivere quest’esperienza e godere di quello che il semestre mi offrirà.

Settimana de Ferragosto: Senza fermare!

Né il caldo, né l’estate, agosto e le festività ci fermano e continuiamo con il nostro lavoro nella baia di Ieranto.

Infopoint a Ieranto. 
Benvenuti al Infopoint a Ieranto! Qui potete trovare un mondo di informazioni, dai libri sulla biodiversità di Ieranto e del Mediterraneo, aree marine protette… tra altri. In questi ultimi mesi abbiamo anche preparato posters che parlano dei 5 maggiori impatti che il mare sta soffrendo in questo momento: specie invasive, distruzione dell’habitat, riscaldamento climatico, rifiuti marini e inquinamento, sovrapesca… Qui troverai anche informazioni del FAI (Fondo Ambientale Italiano) che gestisce il territorio e collabora insieme ad attività come la pulizia della piattaforma, della spiaggia, del sentiero, cosí come offrire informazione a tutte le persone che vengono. 

Agenzia Nazionale per i Giovani. 
Il giorno di ferragosto avevamo accolto la squadra dell’Agenzia Nazionale per i Giovani. Una giornata intensa e ricca di emozioni immersi nella natura, tra escursioni a Ieranto, immersioni ed attività di pulizia, conservazione e tutela della biodiversità del Parco Marino di Punta Campanella. 

Guardia Costiera e i ricci di mare. 
Questa settimana si ha trovato una persona nella baia prendendo ricci di mare. Per fortuna, le persone sulla spiaggia erano attenti e sono venuti a informarci della situazione. Finalmente, la Guardia Costiera è venuta e trovato questa persona. Con questo vogliamo chiedere a tutte le persone che si vedono qualche azione cosí illegale potete informare alle persone responsabile della zona, con queste contributo aiutate molto a conservare la natura. 

Monitoraggio. Data Ieranto. 

Escursioni a Ieranto.