Updated on Agosto 13, 2014
The monitoring of Ieranto Bay
The busy tourist season had just started at the end of June, and along with it, a new aspect of our work: the monitoring of the Ieranto Bay and the management of the Infopoint. We all take turns, so everybody is involved in this multifaceted task.
The monitoring consists of informing sailors about why this bay is protected, what we do, and giving away documentation about the Marine Protected Area of Punta Campanella in general. We also explain to motorboat users and fishermen that those activities are forbidden in the Ieranto Bay but allowed in other parts of the sea. We are lucky because most of them understand that it is very important to protect this amazing place, and applaud our initiative. I can’t speak about the whole group, but the most common reaction when people see me is to smile.
You must imagine the scene though. I’m usually in a red kayak, with a red life vest, wearing a black cap and some shades. I look like either a Milan supporter lost at sea in the south of Italy, or if they are French, a huge fan of Jeanne Mas – http://en.wikipedia.org/wiki/Jeanne_Mas ; one of her biggest songs is “in red and black” – struggling to sail against the stream. It could be worse; I could look like a Spanish, French, or Brazilian supporter. When I start talking to them, they must tolerate my accent and my still improving Italian. On top of that, the stream usually makes me drift away, which then makes it that much more difficult to understand what I’m being told. So I can’t blame them for smiling. However we still meet a few people who think we are annoying. They usually don’t say it, but their eyes speak for them. When this happens some of us warn them that the coastguards will fine them if they see them. I can’t tell if we should be glad or annoyed that this argument usually convinces them to pay attention to what we are trying to explain to them and to get out of the bay as soon as possible.
Another scientific aspect of the monitoring is to measure the water temperature and clarity in the morning and in the afternoon, twice a week. This data is then used to evaluate the effects of climate change in this part of the Mediterranean Sea. This work is very meaningful to us because we are involved in a scientific study that aims to assess the impact of climate change on a community that we’re happy to be a part of. Plus we know whether the water is warm or not if we want to swim after having worked all day, which is really convenient.
Every day we also report the amount of waste that we find, and clean the Ieranto Bay. Seeing waste in the bay is the only thing that saddens us while working there. The most common types of waste we find are foam, plastic, Styrofoam, pine needles, clothes and shoes. We also report the types and numbers of jellyfish we find in the bay. The purpose is to use these different types of data and see if there is a correlation for example between the number of jellyfish and the amount of waste, or between the water temperature and the amount of jellyfish.
The work in the infopoint is solely focused on information. Thanks to books and small exhibitions, or during walking and marine (on kayak or snorkeling) guided visits, we inform visitors about we do, about sea turtles, about the Ieranto Bay’s history. The guided visits are organized by the FAI (http://eng.fondoambiente.it/) and by the guides of Associazione Simbiotica. We have done all of these visits to discover and learn about the bay, and it is definitely worth it. The first impression while seeing this place is it is a paradise. However it is so much more than simply the perfect postcard; but we only realized this after having had the time to explore this idyllic bay. We get to meet people from all over the world. Foreign visitors are always so happy when they meet a volunteer who can speak their mother tongue. That is also why we’re from different countries, so all visitors can communicate with us easily.
Updated on Agosto 22, 2015
Il monitoraggio della Baia di Ieranto
La stagione turistica ed una nuova parte del nostro lavoro sono iniziati alla fine di giugno : il monitoraggio della Baia di Ieranto e la gestione dell’Infopoint. Tutti noi facciamo questo lavoro, che comprende diverse attività, a turno.
Il monitoraggio consiste nell’informare la gente che viene via mare sulle restrizioni della baia e sul nostro lavoro, distribuendo documentazione a proposito dell’ Area Marina Protetta di Punta Campanella. Spieghiamo ai visitatori con barca a motore ed ai pescatori che le loro attività sono vietate nella baia, ma invece sono autorizzate in altre zone del parco (nelle zone C). Siamo fortunati, perché la maggior parte di loro capisce che è veramente importante proteggere questo posto incredibile ed incoraggiano l’iniziativa.
Non posso parlare per tutti, pero quasi sempre, quando i diportisti mi vedono arrivare, sorridono. Ma dovete immaginare la scena: di solito sono con una canoa rossa, con un giubetto rosso, col beretto nero, e cogli occhiali di sole. Assomiglio propio sia ad un tifoso del Milan perso in mare al sud dell’Italia, sia ad un ammiratore di Jeanne Mas (http://en.wikipedia.org/wiki/Jeanne_Mas ; la sua canzone più famosa è “in rosso e nero”) – se sono francesi – sgobbando per pagaiare contro la corrente. Potrebbe essere peggio; potrei assomigliare ad un tifoso spagnolo, francese o brasiliano. Quando comincio a parlare con le persone, devono tollerare il mio accento ed il mio italiano (mezzo strano) che sto provando a migliorare ogni giorno. Siccome solitamente la corrente mi porta via, diventa ancora piu difficile per me capire quello che (cazzo) mi stanno dicendo. Allora non gli posso rimproverare, ma posso sorridere. Ciononostante, incontriamo ancora alcune persone che pensano che siamo fastidiosi. In genere non lo dicono, pero i loro occhi parlano per loro. Quando succede questo, alcuni di noi li avvertono del rischio di multa se la guardacostiera li vede. Non posso dire se dovremmo essere contenti o infastiditi che quest’ argomento li convinca spesso di fare attenzione a quello che proviamo di spiegargli e di uscire dalla baia abbastanza presto.
Un altro aspetto scentifico del monitoraggio è la misura della temperatura e della torbidità dell’acqua nella mattina e nel pomeriggio, due volte a settimana. Questo dato viene poi utilizzato per valutare gli effetti del cambio climatico in questa parte del Mediterraneo. Questo lavoro è molto sensato per noi perché siamo impegnati in uno studio scentifico il cui scopo è la valutazione del suo impatto in una comunità di cui siamo felici di essere parte. Inoltre, sappiamo se l’acqua è calda o no se vogliamo fare il bagno dopo aver lavorato, quello che, infatti, è proprio pratico.
Ogni giorno riportiamo la quantità di rifiuti che possiamo trovare, e pulire la Baia di Ieranto. Vedere rifiuti è la sola cosa che ci rende tristi mentre lavoriamo qua. I tipi di rifiuti più comuni che possiamo trovare nella baia sono schiuma, plastic, polistirolo, spine, vestiti e scarpe. Il mare è spesso pulito. Purtroppo, a volte, è abbastanza inquinato. Anche riportiamo i tipi e la quantità di meduse che troviamo nella baia. Lo scopo è di usare questi dati e vedere se c’è una correlazione tra per esempio la quantità di rifiuti e il numero di medusa o tra la temperatura dell’acqua e la quantità di meduse. Questo studio è importante per la regione. L’economia locale dipende in grande parte del turismo. Se la baia è piena di rifiuti e di medusa, meno turisti vorrano venire qui. Quindi è importante conoscere le cause della presenza delle medusa e di proteggere la baia dall’inquinamento.
Il lavoro nel infopoint consiste nell’informare la gente. Parliamo del nostro lavoro, delle tartarughe marine, della baia di Ieranto grazie a dei libri e delle piccole mostre, o delle visite guidate terrestre e marine (canoa o snorkeling) organizzate dal FAI (http://www.fondoambiente.it/) e dalle guide dell’Associazione Simbiotica. Noi le abbiamo fatte tutte per scoprire la baia ed imparare la sua storia. Sono grandi esperienze. Vedendo il luogo, ci da l’impressione di essere in un paradiso. Ciononostante, è più di una cartolina perfetta; questo pero l’abbiamo capito solo dopo aver avuto il tempo di scoprire questo posto. Abbiamo anche l’opportunità di incontrare persone da tutto il mondo. I visitatori stranieri sono sempre cosi contenti quando incontrano un volontario che parla la loro lingua madre. Ecco perché siamo da diversi paesi, affinché tutti I turisti possano comunicare più facilmente con noi.
Updated on Agosto 22, 2015
Sinda M.
Marinella 2013
Ciao tutti!!! Guardate questo blog … waouuuu e vedrete gente impegnata. Ovviamente non tutti i giorni perché sappiamo che non è possibile essere “in” durante tutta la giornata sempre pero…provano come io l’ho provato l’anno scorso con Mada, Daga, Steph, Mimi & Alba e molti altri, e posso condividere con voi un segreto: fu un momento MERAVIGLIOSO e BELLO nella mia e la lora vitta… Spartendo tempo insieme, energia e piaccere, scoprendo un nuovo ambiante di vitta, lavorando ed anche crescendo in questo… cosa posso aggiungere di più ?
Quindi molti pensieri e sentimenti profondi… ma non c’è bisogno di svilupparli ancora ed ancora… Solo una cosa: voi, che state scoprendo questo blog, provate a pensare ed a agire, è soltanto quello che vi chiediamo: salvate e preservate il nostro pianeta…
sinda_39@hotmail.com
Updated on Novembre 20, 2020
The liberations of sea turtles
On Wednesday May 21st we went to Marina Lobra to free three sea turtles. Many children from different schools were there to watch the liberations. We all got on three different boats to free the sea turtles at sea. Indeed it is dangerous to free sea turtles next to many boats. The children and their teachers could watch the liberations from their boat.
On Monday May 26 we had the opportunity to free three sea turtles at Marina del Cantone. They had been hurt and were looked after at the Anton Dohrn’s Zoological Station in Napoli before being liberated. On that day we also had the opportunity to meet pupils from different schools around Massa Lubrense and children swimming with their parents at Marina del Cantone. They could look at the sea turtles closely, and they all wanted to caress the animals. Unfortunately it was forbidden so the sea turtles would not be stressed.
We talked with the children and gave them information about different aspects of a sea turtle’s life: the migration, the nesting, and the dangers of fishing. We had prepared games for the children. One group had prepared a role-playing game in which the children were a sea turtle that wanted to lay eggs, and bay sea turtles that wanted to go to the sea. In order to do so they had to avoid obstacles on the beach and find a good spot to make a nest, then had to run away from a seagull and a fox to reach the sea. Another group had four boxes to show the children four types of fishing nets. The children had to guess which type was the most lethal and which type caught most sea turtles. A third group explained the migration of sea turtles thanks to two maps and gave more details while doing a quiz.
After the games the sea turtles were taken on a boat, and everybody followed them. In order to free them safely we had to sail far away from the shore given the big number of boats there, like in Marina Lobre. They could eventually go back to their habitat and swim happily near Punta Penna.
All the kids paid attention and were respectful, and also very happy to be able to see sea turtles and to learn more about them.
We went to a beach near Napoli two days later to watch the liberation of four sea turtles. The situation was different. We didn’t have time to play with the children there or to give them information about sea turtles. However as there were no boats, the sea turtles were liberated on the beach, and everybody could watch the liberations the feet in the sand. Every liberation was followed by screams and applause as it was in Marina Lobra and Marina del Cantone.
Updated on Settembre 22, 2015
Dagnija B.
Marellina 2013
Allora, io sono Dagnija e vengo dalla Lettonia. Si, sono alta, si, ho mangiato molte vitamine quando ero piccola per essere così alta, così anche i miei piedi sono lunghi e non ho bisogno delle pinne per nuotare velocemente.
A parte ciò, abito in Riga, studio biologia marina e ho le farfalle nello stomaco quando guardo una mappa.
dagnijaburtniece@gmail.com