Updated on Giugno 3, 2019
Esplorando la Baia di Ieranto
Il 14 di maggio siamo andati a esplorare il nostro posto di lavoro estivo, contando sulla presenza di un membro del progetto 2018, Dani, il primo a arrivare per l’incontro con gli ex-membri del project MARE che si è tenuto la settimana scorsa (21-29 maggio).
Abbiamo iniziato questa avventura a Nerano, da dove siamo partiti con i kayak. In questo giro, la nostra guida Mimì ci ha presentato alcuni segreti nascosti in questa baia. Sulla falesia abbiamo potuto guardare la presenza di diversi strati di roccia, uno giallo (formato da cirripedi morti perchè sono stati per troppo tempo fuori dall’acqua), uno nero (formato da licheni del tipo Verrucaria) e uno lungo strato marrone (incrostazioni ferrose su roccia biogenica, construita nel corso di 150 milioni di anni da parte di organismi marini, principalmente molluschi bivalvi attualmente estinti che si chiamano Rudiste). Abbiamo anche guardato altre strutture bianche che sono infiltrazioni di acqua ricca di carbonato di calcio.
Questa baia nasconde una serie di magnifiche grotte, che continuano sott’acqua, ma questa volta abbiamo solo esplorato la parte superficiale. Lì possiamo fare un’immersione in un blu cristallino uscito da una fiaba! Questi luoghi erano molto importanti per i pescatori e tutti, o quasi, sono caratterizzati da nomi di parti del corpo femminili o religiose, come la grotta del Presepe, la grotta di Capitello e la grotta della Zizzinara
Oltre a questa grotta, sulla spiaggia ne abbiamo visto un’altra, la Grotta del Gabbiano Moribondo. Questa parte del Parco Marino è un luogo importante per l’annidamento dei gabbiani e, quando i pulcini iniziano a volare, qualche volta il tentativo non va bene e questi si feriscono. Il mare pian piano li riporta in spiaggia, e loro scelgono questa grotta all’ombra per sopravvivere, ma alla fine muoiono per mancanza di cibo.
Oltre alle rocce sedimentarie molto antiche, durante la nostra passeggiata abbiamo anche visto rocce più recenti, formatesi circa 130.000 anni fa, per mano di antichi coralli costruttori che con quelle condizioni ambientali (temperature mediamente più alte), erano capaci di formare delle vere e proprie barriere coralline.
Alla fine di questo viaggio piuttosto ventoso, siamo arrivati con i kayak fino alla Baia piccola di Ieranto, dove siamo saltati in acqua e abbiamo iniziato a esplorare i fondali!
In questo nuovo ambiente, sebbene la visibilità non era molto buona, abbiamo trovato Pesci (Saraghi, Donzelle, Spigole, Castegnole, Tordi, Sciarrani), Alghe (Padina, Corallina), Madrepore (Arancioni e a cuscino), Spirografi, praterie di Posidonia oceanica (la pianta più protetta nelle nostre acque), una conchiglia di Pinna nobilis già morta (un bivalve che sta fronteggiando una mortalità in massa nel Mediterraneo), e altro ancora.
Alla fine di una bella giornata, dopo 7 ore di esplorazione dell’ambiente marino, siamo tornati a Nerano e abbiamo trovato una tragedia! Un giovane delfino (Stenella striata) e una giovane tartaruga (Caretta caretta) morti sulla spiaggia (la tartaruga è stata trovata alla mattina galleggiando tra Capri e Punta Campanella). Non conosciamo la causa della morte, ma questa situazione ci ricorda che dobbiamo proteggere la bellezza che la natura ci offre!!
Ci vediamo nei nostri prossimi articoli!
Updated on Maggio 17, 2019
Un mese di cultura Italiana
Sin dal nostro arrivo a Marzo, abbiamo fatto un corso di lingua italiana e abbiamo scoperto la nostra nuova casa qui in Italia, quindi è stato logico che la prima cultura che esploriamo è stata quella del nostro nuovo paese – la bella Italia. Abbiamo apprezzato la colorata ed eccitante cultura italiana, noi stessi abbiamo preparato cibi tradizionali e abbiamo provato a suonare strumenti musicali locali e il modo di ballare.
La prima sera abbiamo preparato gli “Gnocchi alla sorrentina”. È stato molto divertente, poiché abbiamo fatto la pasta per gli “gnocchi” e ci siamo sporcati le mani con farina, purè di patate e uova. La cena è pronta e abbiamo mangiato il nostro cibo, semplice, ma buonissimo. Con lo stomaco pieno, abbiamo ascoltato una breve presentazione della storia italiana e abbiamo provato ricordarlo con un gioco divertente. Inoltre, abbiamo preparato il nostro “limoncello” e abbiamo iniziato il conto alla rovescia per 30 giorni fino a quando sarà pronto per essere bevuto. Un inizio fantastico, non credi?
Nella seconda notte italiana siamo andati a casa del nostro capo Domenico e abbiamo imparato a suonare gli strumenti musicali tradizionali del sud Italia e la loro storia. Per esempio la “Tammorra”. Dato che non c’è festa senza cibo sul tavolo italiano. Che cosa abbiamo preparato – indovina un po ‘? “Pasta e patate” – un piatto tradizionale napoletano.
Alla terza serata era giunto il momento di provare le nostre abilità di ballo con la musica tradizionale del sud Italia e l’appassionante danza napoletana chiamata “Tammurriata”. Perfetto per iniziare la notte. Così, mentre l’odore della cucina ticchettava i nostri nasi, ci siamo riuniti sulla terrazza, abbiamo suonato le percussioni e abbiamo provato i passi di danza italiana. Dopo la cena è stato servita, abbiamo passato una bella serata con i nostri ospiti.
Nella serata finale della cultura abbiamo preparato il tradizionale dolce italiano si chiama “Tiramisù”. Mentre aspettavamo che il tiramisù é stato bello, freddo e pronto da mangiare, abbiamo guardato un film “Chasing Corrals”. Sapevi che esiste un massiccio sbiancamento dei coralli in tutto il mondo? I coralli sono costruttori di “città” sotto al mare. Stanno costruendo case per diverse specie di pesci, molluschi, crostacei e molte altre creature. È nostro dovere proteggerli. Se saranno andati, anche noi soffriremo. Perché? Guarda il film – una raccomandazione calorosa.
Quindi, l’aprile è sparito e maggio sta bussando alla porta. Indovina quale cultura proviamo di conoscere meglio adesso? Diciamo che ci saranno molte feste con sangria e “tortillas”. Bravi! La nostra ragazza spagnola Laura ci sta portando in un viaggio attraverso la bella Spagna con un piccolo aiuto dal volontario spagnolo del l`anno scorso – Dani.
Cosa loro faranno per noi? Seguici noi nel mese prossimo e scoprilo :)
Updated on Maggio 9, 2019
La mia aventura ha cominciato!
Ciao a tutti, sono Alaeddine dalla Tunisia e ho 26 anni. Ho fatto 5 anni di studio nel campo del patrimonio naturale nel mio paese. Dopo che ho incontrato un sacco di problemi per il mio VISTO (Si, ci vuole tempo) alla fine sono atterrato in Italia ed é stato per me il inizio della nuova esperienza: “essere un volontario del progetto MARE 2019”. Quando sono arrivato il 10 de Aprile, é stato un lungo ed estenuante viaggio ma sapevo che ne valeva la pena. Ero entusiasta di cambiare vita, incontrare nuove culture ed unirmi ad una nuova famiglia, ma ero anche preoccupato per questo salto nel vuoto. Ho incontrato Domenico per la prima volta, lui mi ha presentato a altri volontari e ho parlato della mia vita intorno de la mia prima pizza italiana.
Il giorno dopo ho preso l’autobus per andare alla scuola con miei nuovi amici volontari che mi hanno mostrato Sant’Anna Institute, il posto dove studio la lingua italiana. Dopo la classe mi sono sentito a mio agio con la lingua perché c’é somiglianza con mia seconda lingua il francese.
Venerdi, dopo la scuola, ho incontrato Tony, un volontario del progetto MARE 2018 e lui ha suggerito di fare una piccola passeggiata. No mi aspettavo questo, ci ha portato nel luogo in cui lavorerò in estate: Baia di Ieranto. Questo posto é stupefacente, splendido, questa bellezza ricordami che cosa voglio fare: proteggere e conservare nostri mari.
Dopo questo bellissima passeggiata ho participato per la prima volta a una serata culturale italiana. É stato Pazzesco!!! abbiamo suonato tipico strumenti di questa regione italiana. Abbiamo ballato, ci siamo divertiti molto e abbiamo mangiato insieme. Per me era la prima volta che provavo cibi nuovi e io ho dato a loro una parte della mia cultura attraverso le ricette del mio paese (couscous, tajine …).
Sabato ho fatto la mia iniziazione nel kayak. Sono stato in mare per 45 minuti più o meno, ed è stata la prima volta che ho provato il kayak, sono impressionato del paesaggio qua! Dopo siamo andato a una cascata è stato magnifico, ero ancora più entusiasta di quello che farò: lavorare con il kayak nella baia di Ieranto. Nel pomeriggio abbiamo lavorato a casa per un gioco per il giorno dopo (Domenica mattina). L’obiettivo era mostrare a un gruppo di studenti americani le ragioni perché facciamo questo volontariato attraverso del teatro.
Il 19 Aprile era il mio compleanno, i miei amici volontari mi hanno cantato la canzone e mi hanno dato una torta. Ero molto sorpreso di questo gesto. Non mi aspettavo questo per me, e ovviamente ero molto felice. Dopo la scuola siamo andati con i kayak a fare una escursione, siamo andati dentro un antico allevamento di pesci romano, dentro molte grotte, ci siamo fermati alla spiaggia per il pranzo. Dopo il kayak siamo andati a Napoli con qualche volontari, siamo andati in giro per la città e ho incontrato nuove persone.
Recentemente ho trovato un sentiero con il volontario francese Etienne e Tony il volontario del progetto MARE 2018. Era un’ora di cammino a piedi nella natura per arrivare a un posto magnifico chi si chiama Bagni della Regina Giovanna. Questa antica villa romana è per me il miglior incontro tra natura e mare, molti colori incredibili, sfumature surrealiste di blu e verde.
Vedo in lontananza il mio futuro posto di lavoro
Qua è la nostra casa, posta a circa venti metri dal mare
Un assaggio della vista che ho dal nostro balcone, ammira questo tramonto
Facciamo un picnic nella Baya di Ieranto
Siamo finalmente arrivati sulla scena, sono sbalordito
Bagni della Regina Giovanna, l’incontrato tra il mare e la natura
Pranziamo insieme con 3 volontari (Daniels, Lidija ed Etienne), la nostra mentor Simona, Domenico ed Umberto
In viaggio verso i bagni della Regina Giavanna
Updated on Maggio 9, 2019
Project M.A.R.E. 2019: Conosci il nostro team
DANIELS: Ciao, sono molto contento di esser qui. Sono originario del nordovest della Lettonia. Poichè sono cresciuto in una zona di campagna, sono molto appassionato di natura. Mio nonno è un apicoltore e lavorando con lui ho imparato il rispetto e l’amore per la natura. Ho applicato a questo progetto per allargare i miei orizonti. Non vedo l’ora di lavorare per il parco con questo team fantastico.
Vi vogliamo presentare altre 3 persone molto importanti per il project MARE:
ALA – il volontario tunisino che ancora non è qui con noi, ma che ci raggiungerà presto!
Andrew Burwell – un tirocinante americano che lavora presso l’AMP Punta campanella
Antonio Armellino – uno studente di biologia e grande amico del project MARE.
Vi invitiamo a seguirci durante i prossimi 9 mesi. Vi promettiamo anche che condivideremo molte belle avventure di questi lunghi 9 mesi.
Updated on Maggio 9, 2019
Hiking in Campania – è iniziato il Progetto M.A.R.E. 2019
La 7° edizione del Progetto M.A.R.E. è iniziata proprio questa settimana
Come ogni anno, volontari da differenti paesi sono venuti a Massa Lubrense per aiutare l’Area Marina Protetetta di Punta Campanella.
Siamo:
Alaeddine Said dalla Tunisia;
Daniels Kļaviņš dalla Lettonia;
Érica Moura dal Portogallo;
Etienne Hoarau dalla Reunion (Francia);
Laura García dalla Spagna;
Lidija Pribelja dalla Serbia.
Abbiamo iniziato a lavorare sin da giovedì scorso (14 marzo). Dapprima ci siamo concentrati sul cosa significa essere un volontario. La sessione di lavoro aveva come obiettivo quello di condividere i nostri punti di vista sul volontariato attraverso giochi interattivi e discussioni. Ci ha aiutato a realizzare che abbiamo molto in comune. Alla fine del gioco abbiamo lavorato insieme per costruire una definizione per questa parola.
Il volontariato dovrebbe essere svolto con disponibilità e senza aspettare qualcosa in cambio. Il volontario dovrebbe essere interessato nel lavoro e nelle attività dell’organizzazione, e collaborare al meglio per raggiungere ottimi risultati e una crescita personale.
Dopo di questo abbiamo lavorato al concetto di volontariato da 2 differenti punti di vista: caratteristiche e valori. E abbiamo rappresentato questi 2 aspetti in un iceberg, che ha una parte visibile e una che non lo è facilmente.
Il secondo giorno (15 marzo), abbiamo fatto una competizione di trekking (divisi in due gruppi) durante la quale abbiamo raggiunto il Monte di Torca dal centro di Massa Lubrense, usando delle indicazioni trovate lungo il sentiero.
Grazie ad Andrew e Domenico per aver organizzato l’attività e tutti che sono venuti a darci un caloroso benvenuto!
Entrambe lle esperienze sono state molto utili per conoscere l’improtanza di avere un team, lavorare in gruppo e aiutarci tra noi a godere di questo inizio del viaggio che ci aspetta per i prossimi 9 mesi. Non vediamo l’ora di continuare questa avventura.