Updated on Agosto 13, 2015
Il lavoro in Italia
Ciao amico,
ti scrivo per spiegarti il perché della mia assenza. Mi trovo in Italia, a Meta, un comune in provincia di Napoli, per un progetto di volontariato di 8 mesi, con altri 7 animali che la pensano come me.Il mio racconto inizia da un giovedì di 3 settimane fa. In una serata durante la quale ho impulsivamente inviato la mia candidatura per un progetto di ecoturismo e tutela della natura. Il venerdì successivo ero già alle prese con una intervista via skype e pochi giorni dopo mi hanno promesso un posto nel progetto. Perché non ti ho detto niente prima? Dubbi e incertezze, e una serie di loro amici che stavano facendo una festa nel mio cervello. Decisi che avrei creduto a tutto ciò solo quando avrei visto il mio biglietto aereo. Ho ricevuto questo documento solo un paio di giorni prima di partire. E la partenza è stata poco piu di una settimana fa.
Qui inizia la piu grande avventura nella mia vita fino ad ora. Sono all’aeroporto di Roma e sono appena sceso dall’aereo. Chiamo mia madre per dirle che il volo è stato ok. Dopo 20 minuti prendo un treno per la stazione centrale di Roma, poi uno per Napoli che ci mette circa 3 ore. Nel treno per napoli ho trovato difficile mantenere l’attenzione su tutte le tipologie di paesaggio che mi scorrevano davanti. Montagne dopo montagne, grandi citta e piccoli villaggi, mare e terra e tanto altro ancora. Quando si è fatto buio, ho spostato la mia attenzione su quello che c’era dentro al treno, ovvero: gli Italiani. Alcuni secondi dopo mi sono ritrovato ad avere una discussione con un unomo e sua figlia. La parola conversazione è un’esagerazione dato che non ci siamo capiti per molto del tempo durante cui abbiamo parlato.Una delle ultime cose che mi hanno detto era che la stazione di Napoli è abbastanza pericolosa, specialimente per i turisti. Per fortuna dovevo solamente uscire dalla stazione perché lì fuori mi aspettavano, seduti in un furgoncino VW, il coordinatore del progetto ed il mentor, persone speciali. Con loro ho mangiato la mia prima pizza italiana e bevuto un drink. Entrambe le cose erano fantastiche: oh la pizza, qualsiasi cosa che io prima abbia chiamato pizza prima d’ora, adesso ha perso qualsiasi senso per me. Ci siamo poi fermati per strada prima della nostra casa e da lì ho potuto vedere tutta la cittadina di Meta e i comuni vicinori, Piano, Sorrento, etc. Incredibile! C’erano fuochi d’artificio sulla spiaggia e la cosa assurda è che noi li vedevamo dall’alto, quindi i fuochi erano sotto di noi. Forse non sono mai stato così in alto, tranne che nei voli aerei.
La mia prima mattinata in Italia è stata caratterizzata da un vero caffè e una leggera colazione, con vista mare, montagne, città e tutto insieme. Devo dire che è stata la più bella mattinata dei miei 22 anni, e ancora non ero arrivato alla mia destinazione finale, quindi siamo risaliti in auto e finito il viaggio presso quella che sarà la mia casa nei prossimi 8 mesi. Qui ho incontrato gli altri volontari che erano arrivati prima di me. Il posto dove viviamo ospita alberi di arance, limoni e ulivi, oltre ad altri alberi da frutta di cui ignoravo l’esistenza. Sono veramente contento. Il primo viaggio fatto con i volontari è stato verso il supermarket, dove abbiamo comprato tutto quello che ci serve per una settimana e anche per qualche giorno in piu. Abbiamo diviso il cibo in due parti, dato che per ora viviamo in 2 case separate, anche se alla fine mangiamo sempre insieme.
Questa è la parte in cui i miei sogni diventano realtà. Abbiamo fatto un trekking in montagna. Eravamo noi 7 volontari che erano già arrivati, tre ragazzi – nostre guide per la camminata – con 2 macchine. Importante sapere che l’Italia è un paese densamente popolato, e si trovano piccoli villaggi ovunque, anche sulle montagne. Il nome della montagna che abbiamo scalato non lo ricordo (Monte Faito – n.d.r.). La passeggiata era tutto e anche di più di quello che io avevo immaginato. Pieno di alberi, costoni rocciosi, acqua che scende dalla montagna, alcune pecore con i cani da guardia, e tante croci (per le persone che avevano perso la vita sul sentiero). Sulla vetta (mi hanno detto che era attorno ai 1400 metri) abbiamo mangiato un panino con una vista su una piccola baia piena di yacht, e dall’altro lato il Vesuvio con sotto la famosa città di Pompei.Nell’ultima parte della mia storia iniziale vi dico che sono vivo e sto molto bene. Ho iniziato un corso intensivo di lingua italiana che spesso mi mette in confusione. La città è molto bella. Tutto è molto bello, eccetto per la connessione a internet che, pena un po’, è bellissima. Domani avrò la mia prima lezione di diving. Ti scrivo appena posso.
il tuo amico,
una versione più italica di Kristaps Zelavs.