E’ tempo di andare a Ieranto, passeggiare nella baia, concentrarsi sui dettagli, incontrare salvatore, nuotare… Quindi Domenico Francesco e Macchia (il piccolo cagnolino di Francesco), Elza REadek e io (Nuria) siamo andati a Ieranto per il pomeriggio. Durante la passeggiata Domenico ci ha chiesto di porre attenzione sui dettagli, cercando 10 differenti elementi sui quali discutere e saperne di più in seguito… Durante la passeggiata sia Domenico che Francesco ci hanno spiegato molte cose sulle montagne, sul modo di vivere della zona in passato, agricoltura, fossili, suolo… Sul sentiero abbiamo trovato tanti segnali che ci hanno dato informazioni su la vita dell’uomo del passato, su come si usava la montagna e il mare, un modo di vivere alquanto obsoleto.
Attualmente la Baia di Ieranto è un posto veramente speciale. Nonostante sia una ben conosciuta destinazione turistica, questa baia conserva il fascino del passato; non ci sono costruzioni eccetto alcune case antiche, e la gente può godere della natura.
Ponendo l’attenzione sulla flora sembra che alcune piante non vogliano essere sveglie nel periodo più turistico dell’anno, scegliendo di perdere le foglie durante l’estate quando il clima è estremamente caldo, e tornare a germogliare a settembre quando le persone tornano a casa riprendendo le abitudine giornaliere.
Il suolo carbonatico porta alla formazione di molte grotte, erose anche dal mare e dal vento. Questo suolo conserva acqua che viene poi usata da tanti microorganismi per sopravvivere.
Una targa attaccata ad un antico cancello ci ricorda che in questo posto Norman Douglas iniziò a scrivere il libro Siren Land nel 1908, che descrive questo piccolo angolo di mondo.
Camminando verso l’interno della Baia ci fermiamo prima da Salvatore – un pirata che passa il suo tempo in un posto meraviglioso con una stupenda vista su tutta la Baia, con Capri all’orizzonte. Sembra molto amichevole e ci offre acqua fresca proveniente da una piccola cisterna posta sotto casa.
Finalmente raggiungiamo la spiaggia per il nostro snorkeling. Prima di espliorare il mare Domenico e Francesco trovano alcune strane cose sulla battigia: sono uova di una lumaca pelagica (Janthina exigua) che sono per noi una bella sorpresa ed è qualcosa di veramente nuovo per tutti.
Andiamo tutti in mare per avere una migliore vista sulla vita marina che vive in questo straordinario luogo. Subito incontriamo medusae, murene e altri pesci, la posidonia, stelle marine, ctenofori, anemoni, bivalvi, policheti… un altro mondo si trova sott’acqua e guardando tutte queste creature mi torna in mente una grande frase: “non importa quanto cammini o quanto in alto puoi andare, se vuoi vedere più del 70% del mondo, devi dare un occhio sott’acqua”.
Dopo un paio di ore siamo ritornati, un po’ più stanchi ma con la conoscenza di molte cose che questa parte di Italia ci sta mostrando.
Prima di arrivare a Nerano, Salvatore ci ha offerto un po’ di caffè e tanti sorrisi che ci hanno dato la forza per risalire. Una volta arrivati a Nerano siamo andati al Bar di Franco per parlare di tutte gli elementi da noi individuati durante la giornata.
Radek, Elza e io abbiamo posto domande su piante, frutti, animali, segnali dell’uomo… alle quali Domenico ci ha risposto. Con tante informazioni in più siamo potuti finalmente tornare a casa dopo un giorno davvero bello, e la felicità di essere in un così magnifico posto sapendo che abbiamo l’opportunità di esplorarlo ancora nei mesi a venire.