Updated on Novembre 3, 2017
Corso di formazione Save Our Seas a Croatia con la associazione Argonauta
Dopo di un estate geniale e pieno di attivitá in Project MARE, settembre ha iniziato con la motivante opportunità di fare un corso di 9 giorni chiamato Save Our Seas (S.O.S.). Guarda il video!
Save Our Seas!! Addirittura?? Potete immaginare un argomento più interessante per i MARElini?
La squadra italiana, composta da Simona, Francesca ed io (Nuria), è andata in Croazia con molto entusiasmo e con l’idea di imparare nuove cose sulla conservazione marina e di incontrare altri amanti del mare disposti a fare il loro pezzo per proteggere i nostri mari.
L’esperienza è stata alle nostre aspettative, il primo giorno abbiamo incontrato i altri 25 partecipanti, un gruppo di persone veramente simpatiche, principalmente provenienti dai paesi del Mediterraneo (Spagna, Grecia, Croazia, Turchia) e alcuni di loro dall’Atlantico (Portogallo ) e le coste Baltico (Lettonia).
Dopo alcuni giochi per rompere il ghiaccio e di presentarci, il corso internazionale di formazione sul mare ha iniziato. I giorni successivi erano pieni di esperienze, momenti condivisi, attività, giochi, presentazioni, video, risate, preoccupazioni, energia positiva, problemi frustranti …. perché Save Our Seas non è un compito facile!
Vale la pena evidenziare alcune delle attività più arricchenti, almeno per me:
- Tutti abbiamo un comportamento ecologico e cerchiamo di fare del nostro meglio nelle nostre abitudini quotidiane… siamo sicuri? Siamo veramente consapevoli delle conseguenze ambientali delle attività più comuni nella nostra vita? Andiamo in profondità! Calcolare l’impronta di carbonio creata da un viaggio aereo o l’impronta di cibo, vestiti o telefoni che usiamo di solito… Questo ci può far riconsiderare le nostre abitudini. Insieme possiamo pensare a molte opzioni e alternative per farlo meglio!
- Dopo che ciascuno di noi ha presentato il peggior problema marino sofferto da dove siamo venuti, potremmo vedere quanto sono larghe le questioni ma anche che le azioni prioritarie cambiano a seconda del luogo.
- È difficile avere una visione globale di un grande problema, ma esistono diversi modelli di pensiero (mental models) che possono essere strumenti veramente interessanti. Quindi possiamo affrontare enormi problemi mondiali come l’inquinamento marino, il riscaldamento globale o l’eccesso di pesca in modi diversi. Se riusciamo a capire perché abbiamo raggiunto questo punto è più facile trovare soluzioni o alternative.
- Cosa succede se facciamo una ricerca per sapere quante canne, vetri o sacchetti di plastica vengono utilizzati al giorno solo in un paese? Il numero risultante è abbastanza imbarazzante. Possiamo pensare che l’utilizzo di sacchetti di plastica non sia così male finché ricicliamo loro… dopo aver controllato i rifiuti di plastica che produciamo è facile capire che il riciclaggio non basta! Consumare meno è la chiave!
- Il modo migliore per capire le problematiche marini si trova andando sott’acqua. Lo snorkeling per confrontare la biodiversità, la dimensione e la quantità di vita marina tra un luogo protetto e uno non protetto è un ottimo modo per iniziare.
- Come divulgare le informazioni e fare educazione ambientale in modo interessante è un compito davvero importante. Organizzare un workshop su un argomento marino e presentarlo ai tuoi colleghi, l’esperienza può essere stressante, divertente, ma in generale è davvero utile per il nostro futuro.
Dopo questa formazione intensiva siamo tornati in Italia pieni di nuove idee, strumenti e amici! Grazie a tutti, partecipanti e formatori, per questa grande esperienza!!