Collaborazione con SILLAGE!

Ma che cosa è Sillage? Qualche tempo fa, Gaëlle, la francese dei MARElini 2014, m’ha gentilmente scritto per mi parlare da questo progetto. Per fare corto e spero chiaro: una squadra unicamente femminine francese ha avuto l’idea (un po’ pazza come lo dicono loro) più da un anno fa da creare una spedizione scientifica multidisciplinari su 3 anni con un viaggio da 1 messe ogni anno (con ognivolta un tragitto diverse nel Mediterraneo occidentale). Questo progetto ha alcuni oggettivi, trovato sul loro website: sviluppare gli approcci interdisciplinari, emersione di programmi scientifici attraverso il Mediterraneo, articolare la conoscenza scientifica e i interrogativi della società e per finire creare collegamenti tra attori, dirigenti e scienziati del Mediterraneo a prendere in considerazione tutte le possibilità per lo sviluppo sostenibile del Mediterraneo.

SillagePer riassumere, un bello progetto pieno di ambizione che … è venuto a Napoli! Come fare per includere PROJET MARE nelle attività da Sillage? Non potevamo mancare questa bella opportunità… Dopo uno scambio intenso da email tra il parco e loro, abbiamo potuto, spero, essere molto collegati. Prima da tutto, la fortunata Gaëlle ha fatto un bello viaggio con loro sulla barca a vela per dare una mano con la lingua italiana, ma anche con i diversi attività che hanno fatto a Ponza, Ventotene, Procida etc. Una ragazza della spedizione mi ha anche detto che non si ricordava prima da l’arrivata da Gaëlle tanto che s’è ben integrata al equipaggio!Sillage squadra

Quando sono finalmente arrivate a Napoli, abbiamo passato il week end con 2 SILLAGini (funziona? Siii): Leïta Tschanz (dottorando al IMBE (Institut Méditerranéen de Biodiversité et d’Ecologie marine et continentale) che lavora in Sillage su l’analisi dei sistemi socio-ecologici della costa mediterranea, facendo workshop con esperti locali e sondaggi dei popolazioni locali nella strada. Orianne Coutreix (dottorando al Conservatoire du Littoral e lavorando sulle piccole isole del Mediterraneo con il progetto PIM (Petites Îles de Méditerranée), aiutando anche Leïta con  i sondaggi.

Quindi tra Sabato e Domenica, abbiamo intervistato 61 persone in Napoli! Come funziona? Facendo squadre da 2 o 3 persone mescolando MARElini e SILLAGini (per avere la fortuna da scoprire di più su questo progetto e loro impressioni), abbiamo chiesto domande seguendo un questionario fatto da Sillage per capire i sentimenti e i punti di visto dei Napoletani sulla natura, il Mediterraneo, la gestione di Napoli riguardo alla protezione della nature etc. Per me, era la prima volta che facevo questo tipo da attività, da incontrare e parlare da persone random nella strada! Era una bella opportunità per capire di più come vivano i Napoletani e che pensano della loro vita. Una domanda era “Vivere da Napoli è una fortuna o una sfortuna per lei?”. Personalmente, su 10 persone interviste, ho avuto 9 “fortuna” e 1 “privilegio” ;)

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Il lunedì prossimo, ho avuto la fortuna da fare partita del workshop organizzato da Leïta con 4 esperti del golfo di Napoli: Domenico Sgambati (nostro coordinatore ma anche biologo marino nel parco marino da Punta Campanella), Antonella De Angelis (lavora per il FAI e gestisce la baia di Ieranto), Francesco Maresca (biologo marino) e Caterina Duraccio (archeologa dal area marina protetta dalla Gaiola).Thinkers

Loro hanno lavorato tutta la giornata per permettere a Leïta da capire lo stato attuale del Golfo di un punto da visto scientifico e naturalistico, parlando da elementi naturali, loro utilizzazione, loro minacce e pressione, loro tendenze evolutive, ma anche come vedono il futuro etc. Con Gaëlle e Julia (una italiana che lavora in Francia con Leïta), abbiamo combinato nostre 3 cervelli per saltare dal italiano al francese e permettere a tutti da si capire. Penso che questa attività era benefica per le due parte, Leïta che ha adesso un sacco da dati da analizzare, ma anche per i scientifici del Golfo che hanno fatto una attività non molto solito qua, che permette di scambiare e scoprire altri punti da vista. Personalmente, mi è molto piaciuto da potere ascoltare da questo workshop e andare più in profondità sulla conoscenza del mio ambiente che imparo da conoscere da 5 mesi.

Infine il Martedì, 20 ottobre sono andato al Istituto Francese di Napoli per ascoltare la tavola rotonda di Sillage.5

La conferenza era in 3 punti:

  • La presentazione fatto da Luciano Rendina sulla Gaiola (area marina protetta nel nord da Napoli), sue rovine romane e suo caratteristico tufo (una roccia magmatica) con sei problemi da erosione (con al fine gli studi per trovare una soluzione a questa degradazione delle coste).
  • La tutela naturalistica fatto da primo Antonio Bertini sulle parche naturale della Campania e del Golfo, seguito da Orianne Coutreix da SILLAGE per presentare le sue attività in Francia e sulla barca.
  • I rischi sismiche fatto da Mauro Di Vito, ricercatore presso osservatorio vesuviano.

Questa era l’ultima attività con SILLAGE per noi, che è ripartita adesso per finire suo viaggio direzione Porquerolles per l’ultima fermata.

Per concludere perché al fine ho scritto molto, GRAZIE a Sillage per la bella collaborazione, era une piacere per noi!

Viva la collaborazione Francia – Italia :)

Più di informazione:
www.sillage-odyssee.fr
www.facebook.com/Odysseefeminine
http://www.imbe.fr/
http://www.conservatoire-du-littoral.fr/