Updated on Luglio 19, 2018
C’era una volta un’ excursione in Ieranto!
Nella mattina di domenica, un gruppo di studenti in Biologia Marina del Sant’Anna Institute hanno lasciato Sorrento per una grande passeggiata nella Baia di Ieranto, per la loro prima uscita didattica di campo! Abbiamo la fortuna di avere con noi tre di loro, Eve, Ariana e David, che fanno un stage di 5 settimane con il parco di Punta Campanella, e qui c’è il loro racconto di questa giornata!
Dopo avere preso il pullman alla 7:50, siamo arrivati nel piccolo villaggio di Nerano e da qui, abbiamo cominciato la nostra camminata di 40 minuti sul sentiero che porta alla baia, nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella.
Alla fine del sentiero, la nostra giornata a Ieranto è iniziata con un veloce tuffo nella bellissima acqua, prima di iniziare la sessione con una lezione su Posidonia oceanica, una specie di pianta marina che si incontra in tutto il Mediterraneo ad una profondità tra 0 a 45 metri.
La posidonia è una parte vitale di questo ecosistema perché è un produttore di biomassa che produce cibo per erbivori e detritivori, riduce la forza delle onde e l’erosione dei sedimenti, e anche perché forma banquettes (ammassi di foglie) sulle spiagge (fonte di nutrienti oltre che habitat costiero).
La posidonia è anche un importante habitat per molti organismi, come il cefalo (Mugil cephalus), la salpa (Sarpa salpa), il saragao (Diplodus vulgaris) e tanti altri. E per questo che la baia di Ieranto è una zona B del parco, dove possono navigare solamente le barche senza motore, o con una autorizzazione speciale. Anche per le barche autorizzate non è consentito l’ancoraggio (ma piuttosto è possibile ormeggiare sulle 3 boe messe a disposizione dall’Ente gestore) per proteggere il fondo marino e non distruggere i prati di posidonia.
Dopo la lezione, il gruppo è stato diviso in due per cominciare ad esplorare la baia. Il primo gruppo ha fatto un giro in kayak con i volontari del Project M.A.R.E., e l’altro ha fatto snorkeling attraverso grotte lungo la costiera con il nostro professore, Domenico (che è anche il responsabile del progetto M.A.R.E.).
Con il giro in kayak, siamo andati fino alla punta della baia, per scoprire la grotta di Punta Campanella. Lo snorkeling ha permesso di identificare specie come cetrioli di mare, stelle, ricci, alghe, e tanto altro ancora! Dopo che ogni gruppo ha avuto l’opportunità di fare kayak e snorkeling, abbiamo fatto il pranzo per recuperare un pò di energie.
Dopo il pranzo, abbiamo avuto un’altra lezione per imparare di più sulle diverse specie di alghe che abbiamo incontrato durante lo snorkeling. Le alghe formano un gruppo di organismi che ha origini polifiletiche (non tutte le specie hanno antenati in comune) che usano la fotosintesi per produrre biomassa. Possono avere corpi unicellulari, coloniali, filamentosi o pluricellulari che non hanno tessuti vascolari, radici, steli o foglie. Possono essere suddivisi in macroalghe o microalghe (fitoplancton). Le macroalghe possono essere alghe verdi, rosse o brune. Dopo una lezione introduttiva siamo pronti per la nostra prossima attività: identificare e classificare tutte le alghe che abbiamo trovato nell’acqua!
Mentre alcuni lavoravano sull’identificazione delle alghe, un altro gruppo ha iniziato a misurare le foglie di Posidonia per determinare la quantità di fotosintesi che fanno in una certa area. Abbiamo dovuto dividere le foglie in diversi stadi di vita e misurare la lunghezza e la larghezza delle loro foglie. Quindi abbiamo preso le misure per calcolare quanta superficie di Posidonia era in grado di fotosintetizzare nell’area.
L’ultimo gruppo è tornato nell’acqua per disegnare organismi marini che vivono sulle rocce, la posidonia, e altri organismi con cui abbiamo nuotato! Abbiamo potuto farlo con l’uso di piccole lavagne waterproof, matite e tubi per fare lo snorkeling.
Terminata la giornata di attività marine, non eravamo pronti per la risalita fino a Nerano, anche se non potrebbe essere stato diverso! Dopo questa camminata sul sentiero, eravamo sollevati di tornare a Sorrento in un autobus con aria condizionata! Alla fine, abbiamo tutti goduto alla meglio questa bellissima esperienza sul campo, ad esplorare la baia!
L’integrazione delle presentazioni con lo studio sul campo ci ha aiutato a capire veramente questi soggetti in modo concreto, nel mare. E nessuno può aspettare il momento di tornare di nuovo!