Campo Boe 2019

Durante questa estate 2019, oltre al nostro progetto di protezione “la Baia al fondo del sentiero” che svolgiamo nella baia di Ieranto, il progetto MARE anche ha partecipato attivamente alla protezione di gran parte dell’area B da Mitigliano a Le Mortelle.

Come voi già sapete il parco marino è diviso in tre zone di protezione. Il territorio di un’Area Marina Protetta presenta una suddivisione in aree con diversi gradi di tutela denominate ZONA A, ZONA B e ZONA C. L’intento è quello di assicurare sia la protezione integrale della natura (ZONA A) sia la corretta gestione del territorio per la fruizione turistica ecocompatibile (ZONA B) e per il mantenimento e lo sviluppo delle realtà economiche locali (ZONA C), coniugando la conservazione dei valori ambientali con l’uso sostenibile dell’ambiente marino.

Nella zona gialla si trova un posto chiamato “le Mortelle” dove le persone tendono a dimenticare le regole stabilite dal parco marino, e il nostro compito è stato ovviamente quello di ricordare l’importanza di questa zona, che è più protetta delle zone verdi.

Per questo cinque anni fa il Parco Marino di Punta Campanella ha istituito il “Campo BOE” per incoraggiare le persone a scoprire questo bellissimo ambiente marino senza causare danni eccessivi.

Il “Campo BOE” è un’area delimitata in cui ci sono 35 boe disponibili per i marittimi. Nel campo le barche più piccole vengono ormeggiate vicino alla costa mentre quelle più grandi si trovano verso il mare aperto.

Il campo ormeggio è stato installato con l’obiettivo di proteggere una pianta  molto importante per l’ecosistema marino che si chiama Posidonia oceanica.

Questa pianta ha crescita lenta, produce ossigeno e cibo per le altre specie, e previene l’erosione costiera: l’obiettivo del campo boe è evitare l’ancoraggio che è distruttivo per la pianta.

Il campo boe è diviso da tre linee in base alla lunghezza della barca:
La prima fila dalla boa 1 alla boa 11 per le barche fino a 10 metri.  
La seconda fila dalla boa 12 alla boa 29 per le barche da 10 a 20 metri.
La terza fila dalla boa 30 alla boa 35 per le barche superiore da 20 metri.

I dati raccolti a giugno, Luglio,Agosto:
Abbiamo avuto 1354 barche fino a 10 m, 373 barche tra 10-20m, 8 barche più larghe di 20 m e 3 barche durante la notte.

Qual era il nostro ruolo? Cosa abbiamo fatto nella pratica? Eravamo lì per spiegare come funziona questo campo ormeggio.

Quando si avvicinava una barca iniziavamo presentando il parco e il campo. “Ciao, ti trovi in un’area marina protetta, quindi in questo parco pubblico vengono installate boe dal Ministero dell’Ambiente”. Poi spiegavamo perché queste boe sono lì, richiamando le regole delle zone B: “Qui abbiamo le boe per evitare che le barche si ancorino, perché vogliamo proteggere una pianta acquatica: la Posidonia. Naturalmente è proibito pescare in questa zona senza autorizzazione. Godetevi il ricco ambiente che si trova in questa zona”.

Concludevamo dicendo il prezzo di noleggio della boa per l’intera giornata, questo prezzo varia a seconda della lunghezza delle barche. Il soldi che raccogliamo ci permette di mantenere le boe. Il sistema di installazione è americano “Manta ray” che non distrugge la Posidonia e ogni boa costa 200.000 euro. E aggiungiamo che oltre le boe più a ovest si trova  la zona verde dove l’ancora è libera.

Questo progetto ci ha permesso di lavorare con altre persone nel parco marino, di avere esperienza su una barca, di saper fare nodi che sembrano complicati. All’inizio è stato difficile per noi perché c’erano molte cose da assimilare ed era facile sbagliare (e fare arrabbiare i nostri maestri, ma con il tempo abbiamo migliorato su due punti: l’autonomia in questo lavoro e il napoletano, naturalmente.