È il simbolo del Mar Mediterraneo e si sviluppa sul fondale sabbioso ad una profondità variabile tra 1 m e 30-35 metri, potendo beneficiare di una grande luminosità.
Infatti, noi piccoli viaggiatori l’abbiamo spesso incontrata durante le nostre passeggiate sulle coste mediterranee e, spesso, ci siamo chiesti cosa fosse questa “cosa” che non ci permetteva di godere di una bella spiaggia. Questa pila di Posidonia sulla spiaggia si chiama: «Banquette».
In realtà, gettata dalle onde sulle spiagge durante l’inverno, la Posidonia ci appare come un’alga qualsiasi… ma ci siamo mai chiesti a cosa serve e quale è la sua importanza nel sistema marino?
A dir il vero, la Posidonia non è un’alga ma una piante che vive sul fondo marino. Produce piccoli fiori e frutti, che assomigliano a delle piccole olive, ed ha anche un radice, un stelo e delle foglie. Inoltre, la sua modalità riproduttiva è identica a quella delle piante terrestri. Il suo ruolo è di primaria importanza per la protezione dell’ecosistema marino, per la protezione delle spiagge dall’erosione e per lo sviluppo della fauna marina. Come una pianta terrestre, porta ossigeno e cibo a una moltitudine di specie marine.
Può arrivare fino a 1 metro di altezza, ha la capacità di ammortizzare la forza delle onde e l’energia delle correnti, consentendo ad alcuni animali di trovare un posto sicuro e di deporre tranquillamente le proprie uova lontano dai predatori. La superficie delle foglie si trasforma in un luogo ideale per lo sviluppo di un grande numero di micro organismi.
La Posidonia oggi è in via di estinzione nelle profondità del Mar Mediterraneo a causa del traffico marittimo, sia trasporto di merci sia turistico, e a causa dell’elevatissimo numero di ancoraggi. Quando una barca vuole salpare l’ancora (ndr. recuperare l’ancora dal fondale) dopo la sua fermata nel mare, questa prende nel sua scia la Posidonia fiorente sul fondale. Purtroppo, però, non estirpa solo le foglie ma anche la parte inferiore, che è davvero importante, cioè i Rizomi che rappresentano la radice. Questo può generare, nel corso dei decenni, l’estinzione di enormi praterie di Posidonia. La crescita verticale dei Rizomi è molto lenta: un Rizoma e impiegare un secolo per svilupparsi fino ad 1 metro di altezza. L’estinzione, data dall’inquinamento e delle aggressioni ai fondali, di una parte di prateria di Posidonia può provocare addirittura il restringimento di una spiaggia.
Grazie alla collaborazione tra il Parco Marino AMP PUNTA CAMPANELLA, l’Ass. Simbiotica e il FAI, è stata rilevata la necessità di preservare, soprattutto nel periodo estivo (dato il forte afflusso di turisti), le praterie di Posidonia presenti sui fondali della Baia di Ieranto, luogo lungamente sfruttato dalle barche negli anni passati. Per questo motivo, nella Baia di Ieranto è proibito l’accesso delle barche a motore (se non autorizzate) e la pesca in determinati periodi dell’anno.
Alla luce di ciò, il nostro ruolo è per cosi dire di primaria importanza: siamo i guardiani di questa bella Baia e, provvisti dei nostri kayak, spieghiamo alle barche che entrano per cercare un posto tranquillo, che semplicemente è vietato di gettare l’ancora e usare il motore per non disturbare le specie marine. Se vogliono godersi la Baia, devono munirsi di coraggio e della forza delle loro braccia e usare i remi o la vela (se hanno barche a vela) oppure lasciare la baia e venire a piedi, percorrendo il sentiero da Nerano e facendo una bella passeggiata di 40 minuti, certamente lunga ma ne vale veramente la pena.
Dopo il lavoro dei volontari del Progetto Mare e, negli anni precedenti, dei volontari dell’Ass. Simbiotica, i ricercatori hanno potuto notare una grande sviluppo dei Rizomi. Ciò significa tanto per noi e per la natura e, quindi, deve continuare ad essere cosi per gli anni a venire. Così, evitare l’invasione durante l’estate di barche turistiche nella Baia, permette alla Posidonia e alle altre specie di svilupparsi nelle profondità.
Per concludere, ciò ha si una ricaduta positiva per lo sviluppo della fauna e della flora marina ma ha anche un impatto positivo per le attività professionali importanti della regione, cioè la pesca. Così tutti possono avere ” leur part du Gateau”*
Se concediamo un po’ di tempo alle specie marine per svilupparsi e riprodursi, ci saranno tanti benefici per loro quanto per noi e per le generazioni future.
* “la loro fetta di torta”
Sinda M