La stagione turistica ed una nuova parte del nostro lavoro sono iniziati alla fine di giugno : il monitoraggio della Baia di Ieranto e la gestione dell’Infopoint. Tutti noi facciamo questo lavoro, che comprende diverse attività, a turno.
Il monitoraggio consiste nell’informare la gente che viene via mare sulle restrizioni della baia e sul nostro lavoro, distribuendo documentazione a proposito dell’ Area Marina Protetta di Punta Campanella. Spieghiamo ai visitatori con barca a motore ed ai pescatori che le loro attività sono vietate nella baia, ma invece sono autorizzate in altre zone del parco (nelle zone C). Siamo fortunati, perché la maggior parte di loro capisce che è veramente importante proteggere questo posto incredibile ed incoraggiano l’iniziativa.
Non posso parlare per tutti, pero quasi sempre, quando i diportisti mi vedono arrivare, sorridono. Ma dovete immaginare la scena: di solito sono con una canoa rossa, con un giubetto rosso, col beretto nero, e cogli occhiali di sole. Assomiglio propio sia ad un tifoso del Milan perso in mare al sud dell’Italia, sia ad un ammiratore di Jeanne Mas (http://en.wikipedia.org/wiki/Jeanne_Mas ; la sua canzone più famosa è “in rosso e nero”) – se sono francesi – sgobbando per pagaiare contro la corrente. Potrebbe essere peggio; potrei assomigliare ad un tifoso spagnolo, francese o brasiliano. Quando comincio a parlare con le persone, devono tollerare il mio accento ed il mio italiano (mezzo strano) che sto provando a migliorare ogni giorno. Siccome solitamente la corrente mi porta via, diventa ancora piu difficile per me capire quello che (cazzo) mi stanno dicendo. Allora non gli posso rimproverare, ma posso sorridere. Ciononostante, incontriamo ancora alcune persone che pensano che siamo fastidiosi. In genere non lo dicono, pero i loro occhi parlano per loro. Quando succede questo, alcuni di noi li avvertono del rischio di multa se la guardacostiera li vede. Non posso dire se dovremmo essere contenti o infastiditi che quest’ argomento li convinca spesso di fare attenzione a quello che proviamo di spiegargli e di uscire dalla baia abbastanza presto.
Un altro aspetto scentifico del monitoraggio è la misura della temperatura e della torbidità dell’acqua nella mattina e nel pomeriggio, due volte a settimana. Questo dato viene poi utilizzato per valutare gli effetti del cambio climatico in questa parte del Mediterraneo. Questo lavoro è molto sensato per noi perché siamo impegnati in uno studio scentifico il cui scopo è la valutazione del suo impatto in una comunità di cui siamo felici di essere parte. Inoltre, sappiamo se l’acqua è calda o no se vogliamo fare il bagno dopo aver lavorato, quello che, infatti, è proprio pratico.
Ogni giorno riportiamo la quantità di rifiuti che possiamo trovare, e pulire la Baia di Ieranto. Vedere rifiuti è la sola cosa che ci rende tristi mentre lavoriamo qua. I tipi di rifiuti più comuni che possiamo trovare nella baia sono schiuma, plastic, polistirolo, spine, vestiti e scarpe. Il mare è spesso pulito. Purtroppo, a volte, è abbastanza inquinato. Anche riportiamo i tipi e la quantità di meduse che troviamo nella baia. Lo scopo è di usare questi dati e vedere se c’è una correlazione tra per esempio la quantità di rifiuti e il numero di medusa o tra la temperatura dell’acqua e la quantità di meduse. Questo studio è importante per la regione. L’economia locale dipende in grande parte del turismo. Se la baia è piena di rifiuti e di medusa, meno turisti vorrano venire qui. Quindi è importante conoscere le cause della presenza delle medusa e di proteggere la baia dall’inquinamento.
Il lavoro nel infopoint consiste nell’informare la gente. Parliamo del nostro lavoro, delle tartarughe marine, della baia di Ieranto grazie a dei libri e delle piccole mostre, o delle visite guidate terrestre e marine (canoa o snorkeling) organizzate dal FAI (http://www.fondoambiente.it/) e dalle guide dell’Associazione Simbiotica. Noi le abbiamo fatte tutte per scoprire la baia ed imparare la sua storia. Sono grandi esperienze. Vedendo il luogo, ci da l’impressione di essere in un paradiso. Ciononostante, è più di una cartolina perfetta; questo pero l’abbiamo capito solo dopo aver avuto il tempo di scoprire questo posto. Abbiamo anche l’opportunità di incontrare persone da tutto il mondo. I visitatori stranieri sono sempre cosi contenti quando incontrano un volontario che parla la loro lingua madre. Ecco perché siamo da diversi paesi, affinché tutti I turisti possano comunicare più facilmente con noi.