“vulesse diventare nu brigante oi nennane…”con la musica napoletana nelle mie orecchie, la Freccia rossa corre verso Sud. All’improvviso, riconosco un’ombra che mi è familiare: il Vesuvio è apparso a l’orizzonte. Poi, un’immersione nei ricordi – camminando attraverso i vicoli scuri di Napoli per mangiare una pizza di benvenuto, sentiamo lo spirito creativo-destruttivo della città più speciale d’Europa. Due settimane nel paese d’o mar’ mi aspettano. Leggete qui le osservazioni di una MARElina a chi piace tornare.
1 – E possibile scoprire nuove cose anche se pensi conoscere il posto
Uno snorkelling notturno nella magia della bioluminescenza, attraversare la baia di Ieranto a nuoto per scoprire lo scoglio della Zinzinara, trovare la strada a piedi di Nerano a Massa, imparare a suonare la tammorra – ci sono sempre un sacco di cose a scoprire e imparare. Non c’è possibilità di annoiarsi!
2 – Avere a disposizione solo un po di tempo ti da l’energia per profittare del posto in maniera pazzesca
3 giorni di seguito a Ieranto – vabbuo. Mozzarella tutti i giorni – tta’ post! Tornando, ti rendi conto di quello che ti mancava. Gli amici! I paesaggi! Il cibo! E nei momenti di calma, pensi che sogni ancora di vivere li di nuovo. Pero…
3 – Vivere il sentimento che hai una “seconda casa” ti fa anche capire meglio quali sono i problemi del quotidiano
Il paradiso non esiste, ed in ogni posto ci sono delle difficoltà. Poi, diventa più difficile godersi semplicemente del mare Mediterraneo, pensando ai dramma umanitari che succedono nello stesso mare. Con le persone giuste, pero, ogni situazione sembra più risolvibile. Ed è bello sapere che queste persone giuste esistano :)
4 – Infatti, non solo nuove destinazione cambiano il tuo punto di vista, ma anche tornare a casa
Tornando in un posto dove hai vissuto per un po e dove hai amici che ti fanno sentire come una famiglia, ti senti come se tornassi a casa. Questa seconda casa, con tutti i sui ricordi, ti fa anche sentire come il tempo passa, e ti proietta in questo modo meditativo che ti fa riflettere sugli anni passati, su come sei cambiato durante, e cresciuto dopo lo SVE. È un’esperienza molto preziosa.
5 – Vivi lo spirito MARE
Vedere come ogni anno la famiglia MARE cresce e come i “nuovi” MARElini/e vivono la loro esperienza fa molto piacere. Parlare del 2013 come una veterana invecchiata, “a l’epoca…quando avevo la tua età…era tutto diverso…” anche rendersi conto quanto velocemente cresce la piccola Silvia… è molto divertente e bello.
Inoltre, conoscere la gente di posti diversi è sempre molto speciale. Capire che ancora non hai imparato neanche un po di lettone benché ogni anno ci siano volontari/e da li…è duro. Se torno, parlerò un Napoletano migliore e anche un po di Lettone – ve lo giuro!
“vulesse diventare nu brigante oi nennane…” con le voci di Nuria e Francesco nella testa, e l’immagine di loro facendo un concerto di tarantella nel kayak come ricordo, la freccia rossa corre verso Nord. Nel ritorno, 4 ore di ritardo, conversazioni di treno divertente, e tempo per pensare. Dei nuovi ricordi si sono aggiunti a quelli vecchi. Amicizie si sono create e rinforzate. Il mio zaino è pieno di caffè, sugo, limoncello, libri e di soddisfazione pacifica. Ho lasciato la terra MARE, di nuovo. La gratitudine è rimasta.